Nazionale

A rischio l'utilizzo della palestre scolastiche per lo sport del territorio

Parte dal Lazio un appello urgente a politica e istituzioni sui i rischi di una sottovalutazione culturale dell’attività motoria e sportiva

 

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, l’Uisp è stata avamposto dello sport sociale e per tutti per chiedere alle istituzioni e al governo interventi specifici, riconoscimento della dignità del lavoro sportivo e sostegni all’attività di base. Già da prima dell’estate erano stati segnalati i rischi di una sottovalutazione culturale dell’attività motoria e sportiva e della difficoltà ad utilizzare le palestre scolastiche per l’attività sportiva pomeridiana. (leggi qui per approfondire)

Su questo tema l’Uisp Piemonte a giugno aveva lanciato un allarme, così come Uisp Basilicata aveva sollevato l’esigenza di non essere considerati “figli di un Dio minore” attraverso una lettera aperta indirizzata all'assessore allo Sport della Regione Basilicata.

I problemi si ripropongono oggi, alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico. In particolare il tema è stato particolarmente avvertito nel Lazio dopo che il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino il 28 agosto scorso ha deliberato la sottrazione delle palestre scolastiche di competenza territoriale all’attività pomeridiana. Il Comitato Uisp Roma, a nome di centinaia di società sportive di base ha diffuso un comunicato nel quale denunciava “questo nuovo durissimo colpo allo sport di base”. Prosegue Uisp Roma: “Una scelta che, lo diciamo apertamente, non condividiamo e che rischia di generare un pericolosissimo “effetto domino”. La decisione di “chiudere” spazi e di lasciare nell’incertezza i dirigenti sportivi di base che svolgono una rilevante funzione sociale è evidentemente quella più semplice, ma anche la più pericolosa. Pericolosa perché rischia di cancellare esperienze, competenze e passioni che caratterizzano, da sempre, lo sport sociale e popolare. Una scelta che porta con sé l’accettazione del dover percorrere una strada che proprio non ci appartiene, quella di rinunciare ad una sfida che il tempo odierno ci lancia: far vivere lo sport per tutti anche in questo particolarissimo momento storico che stiamo attraversando”.

“Molto è stato detto e molto è stato scritto sullo sport come “cardine” della ripresa – conclude Uisp Roma - Come centro di gravità di una ripartenza che possa spingere tutto il paese a rialzarsi dopo il durissimo lockdown vissuto tra marzo e giugno. Ecco, quello a cui stiamo assistendo, va esattamente nel senso opposto. Esprimendo vicinanza a tutte le associazioni sportive Uisp e non solo che vivono la condizione appena descritta, ci rivolgiamo alle istituzioni cittadine e regionali. E mettiamo sul piatto tutto il nostro impegno nel sensibilizzare i livelli superiori della nostra associazione e tutti gli interlocutori istituzionali possibili. Lo sport (e più in generale l’intero terzo settore) può essere davvero il motore del ritorno ad una (nuova) normalità. Siamo convinti della forza dello sport sin dalla nascita dell’Uisp, nel 1948. Il nostro auspicio è che ne siano realmente convinti anche gli altri, non solo a parole”.

Ecco il testo integrale del comunicato Uisp Roma

Anche Uisp Lazio Sud Est in un comunicato è intervenuta su questi temi: “Non releghiamo lo sport al solo professionismo – dice Orlando Giovannetti, presidente del Comitato Uisp – scuola e sport devono rappresentare momenti di forte aggregazione soprattutto in un momento di incertezza come l’attuale. Faccemo appello alle istituzioni e alla politica affinchè prevalgano il coraggio, la voglia di sport e il buon senso. Allo sport spetta centralità educativa, nel rispetto delle norme di sicurezza”. Per il testo integrale del comunicato clicca qui